Purtroppo è successo di nuovo. Ancora una volta, dopo quella con la Lazio, la Roma è costretta ad incassare una sconfitta nei minuti finali. Stasera però la beffa sarà probabilmente ancora piu' pesante da digerire. Per lunghi tratti della gara abbiamo potuto ammirare la Roma piu' bella della stagione. Specialmente nel primo tempo si è vista una squadra ordinata e aggressiva al punto giusto, capace di costringere insistentemente il Genoa nella propria metà campo. Almeno in due occasioni, una conclusa da un diagonale di Borini e l'altra con un colpo di testa a botta sicura di Gago, l'urlo di gioia ci è rimasto strozzato in gola. La squadra di Malesani, allenatore che ha ancora il coraggio di definirsi un'offensivista, è rimasta in tutti gli attacchi della Roma con dieci uomini sottopalla, sfoggiando un catenaccio di italica memoria. Unica arma offensiva del Genoa erano le ripartenze in contropiede. Proprio in una di queste rare occasioni, partita da un errore di impostazione di Heinze, i rossoblu' hanno trovato con Jankovic uno dei vantaggi meno meritati della storia del calcio. La Roma ha accusato ma non si è scomposta e nel secondo tempo, seppur in maniera leggermente meno ordinata, rispetto alla prima frazione, ha comunque tenuto costantemente in mano il pallino del gioco, cercando il pari con ogni soluzione. Luis Enrique ha schierato negli ultimi venti minuti una squadra ultraoffensiva nel disperato tentativo di raddrizzare il risultato. Quella che sembrava ormai diventata una missione impossibile è improvvisamente diventata realtà quando Borriello, subentrato a Perrotta, si è infilato nell' area di rigore avversaria servendo a Borini un assist al bacio per il suo primo goal nella massima serie. A quel punto tutti noi abbiamo visto palesarsi una, fino a poco prima, insperata possibilità di vittoria che ci avrebbe tenuto nei piani alti della classifica. Purtroppo è ormai noto che del dio del calcio non esiste neppure l'ombra, ecco quindi andare in scena, a due minuti dal novantesimo, quello che rimarrà in corsa fino alla fine per accaparrarsi lo scettro del goal piu' brutto dell'anno firmato dallo stinco di Kucka. La delusione per un risultato ingiusto è chiaramente cocente, di buono c'è senz'altro la prestazione di quella che oggi è apparsa finalmente come una squadra con una chiara identità di gioco. Note negative della serata le prestazioni di Bojan e di Lamela. I due giovani talenti giallorossi non sono riusciti ad incidere sulla gara come le loro potenzialità richiedono. Certo che se l'argentino avesse insaccato di testa poco prima di uscire dal campo, la sufficienza sarebbe comunque stata raggiunta di diritto. Non c'è comunque tempo per i rimpianti, sabato sera all'Olimpico arriva il Milan campione d'Italia, quale migliore occasione per provare a prenderci una rivincita che siamo certi di meritare?
0 commenti:
Posta un commento