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venerdì 26 agosto 2011

Roma, Addio Europa


Peggio di così non poteva proprio iniziare. Pronti via e la nuova Roma è già costretta a dire addio all'Europa League, uno dei tre obiettivi stagionali. Brucia ancor di più il fatto che a sbatterci fuori sia una compagine che si fà fatica a definire mediocre, poichè si rischierebbe di farle un complimento. Eppure la realtà dei fatti dice questo, la Roma in due sfide non è riuscita a battere gli slovacchi dello Slovan, neppure una volta, e questo è assolutamente un delitto. Come in tutti i delitti, di conseguenza, al triplice fischio dell'arbitro è scattata la caccia al colpevole. Primo a salire sul banco degli imputati, inevitabilmente, il nuovo tecnico Luis Enrique. La decisione di sostituire Totti, fin lì assolutamente il migliore in campo, ha lasciato attoniti i tifosi accorsi allo stadio, che non hanno fatto nulla per nascondere la propria disapprovazione accompagnando l'uscita del capitano con una bordata di fischi. Il numero 10 giallorosso ha fatto altrettanto imboccando direttamente la strada per gli spogliatoi senza passare dal via. Come nel peggiore degli incubi, proprio al termine di questo spiacevole teatrino, ecco arrivare il goal che sanciva di fatto la nostra eliminazione scatenando la rabbia incontrollabile dell'Olimpico. Okaka, Verre (subentrato a Caprari) ed uno spento Bojan, questo era il tridente schierato nel'ultimo tratto di gara, a quel punto anche l'assenza di Borriello è tornata ad essere accecante. Chi ha deciso di lasciarlo in tribuna, insieme allo squalificato De Rossi, il tecnico o la dirigenza? Chiunque lo abbia fatto ha commesso il secondo errore, dopo quello di averlo utilizzato nella partita di andata, complicando in tal modo le trattative per un'eventuale cessione dell'attaccante napoletano. Qualcosa nella programmazione estiva non ha funzionato, la Roma è arrivata a giocarsi l'entrata in Europa con una squadra ancora incompleta a causa di eccessivi ritardi nelle trattative di mercato. Di questo, Sabatini, dopo la gara non ha faticato ad assumersene le responsabilità. Ora bisognerà fare molta attenzione a non distruggere tutto ciò che è stato costruito sino ad ora. Qualcosa di nuovo si è intravisto nella manovra della Roma, fatta da un possesso palla capace di portare all'esasperazione gli avversari, ovviamente da migliorare c'è moltissimo, a partire dall'aspetto realizzativo. Speriamo che l'inserimento in squadra dei nuovi, Lamela e Osvaldo, possa dare una mano in questo senso. Chi si aspettava una squadra stellare sin da subito sarà rimasto certamente deluso, ma non è ancora tempo di bilanci e processi, noi sappiamo bene che Roma non è stata costruita in un giorno.

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