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giovedì 15 settembre 2011

Roma, Avanti con Luis Enrique

Chi si aspettava che la rivoluzione appena iniziata in casa Roma ci avrebbe immediatamente dato la possibilità di ammirare una squadra bella e vincente sarà rimasto ovviamente deluso. Certo qualcuno potrà obiettare che per battere lo Slovan ed il Cagliari non servivano di certo prestazioni impeccabili, ma escludere a priori prevedibili difficoltà di ambientamento ad un sistema di gioco nuovo alla maggior parte dei giocatori in rosa sarebbe disonesto. Infatti, come abbiamo avuto modo di notare, di problemi ce n'è più di qualcuno. L'idea di calcio che la nuova società ha deciso di impiantare a Roma, scegliendo Luis Enrique come nuovo tecnico, è tutto fuorchè di facile applicazione. Mettiamoci pure che il tecnico spagnolo, al pronti via, ha subito sbagliato qualche mossa dal punto di vista della diplomazia, in particolare nei confronti di Totti, ed ecco che la pazienza di parte della tifoseria si è già ridotta al lumicino. Parecchi ne hanno praticamente già chiesto la testa. Eppure, nonostante i risultati chiaramente deludenti, qualcosa di buono, nel nuovo assetto tattico della squadra, si è già potuto intravedere. Tutti d'accordo che col possesso palla non si vincono le partite, ma quando a questo, inizierà ad aggiungersi una maggior concretezza sotto porta, siamo certi che ci sarà da divertirsi. Dal momento che, per fare un esempio, non vogliamo credere che i vari Bojan e Osvaldo siano quelli visti domenica all'Olimpico, diamo per scontato che ciò accadrà presto. Non dimentichiamo che in rosa ci sono undici giocatori nuovi e che sette di loro erano in campo contro il Cagliari. E' inevitabile che per diventare una squadra che ragiona e si muove come un unico blocco i pochi mesi avuti a disposizione sono decisamente insufficienti.  E' proprio in quest'ottica che la ribadita fiducia, da parte della società, nei confronti di Luis Enrique è stata sacrosanta. Abbandonare a se stesso il tecnico in un momento purtroppo già così delicato sarebbe da irresponsabili. L'impressione è che basti una vittoria a dare entusiasmo ad un gruppo che ha una gran voglia di dimostrare di poter essere protagonista. Coglierla a San Siro nell'anticipo di sabato contro l'Inter avrebbe un sapore ancora più dolce e sicuramente permetterebbe al tecnico asturiano di ritagliarsi un piccolo spazio nel cuore dei tifosi, passaggio fondamentale per poter costruire qualcosa di buono da queste parti.

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